Buongiorno ai giorni senza fine.
A quelli appena iniziato che già sembrano eterni.
A quell’eternità che solo il tempo sa regalare.
A quegli attimi che volano in un lampo.
A quel sorriso che ti illumina la giornata.
A quella velocità improvvisa di un abbraccio.
A quello che, invece, dura ancora un po’.
A quei giorni che iniziano male.
A quelli che neanche il caffè ti fa svegliare.
A quelli pieni, stra pieni.
A quelli degli elenchi da spuntare.
Alla lista delle cose da fare.
A chi finisce tutto.
A chi non fa niente.
A chi ozia, perché è meglio.
A chi non ozia, ma vorrebbe farlo.
Buongiorno a chi corre fin dalla mattina.
A chi parte con la giusta canzone.
A chi gli serve la giusta spinta.
A chi apre gli occhi e si chiude la bocca.
A chi apre la bocca e si chiude gli occhi.
A chi non vuole vedere.
A chi non vuole sentire.
A chi non vuole parlare.
A chi, in silenzio, agisce.
A chi lo fa per tutta la giornata.
A chi stasera vuole mettersi a letto e dire: finalmente ci siamo.
Rugiada.