Buongiorno al non lavoro.
A chi ci crede nella giornata di oggi.
A chi nel lavoro ci mette l’anima e il cuore.
A chi fa quello della sua vita, quello che ha sempre desiderato.
A chi lo ha perso e non ne trova più uno.
A chi si lamenta della scrivania dell’ufficio.
A chi vorrebbe dirgli “beato te che ce l’hai”.
Buongiorno a quei lavori che si fanno sorridendo.
A chi fa la baby sitter e in quei bambini ci trova un mondo.
A chi lavora con loro e ogni giorno, lavoro o meno, torna a casa con le mani più piene di amore.
A chi corre dietro a qualcuno con un microfono.
A chi è dietro un bancone a dare da bere o a vendere qualcosa.
A chi lavora tra i fornelli.
A chi lavora tra le carte.
A chi accende un pulsante e va in tv.
Buongiorno a chi oggi festeggia perché ancora ci crede.
A chi ancora ci spera.
A chi ricorda i caduti sul lavoro.
A chi ricorda i lavori onesti, quelli dove si perde la vita, quelli che a volte ti fanno tenere un fucile in mano.
A chi ricorda i lavori nei campi.
A chi ricorda chi non è tornato a casa.
A chi dice “Primo maggio, su coraggio”.
A chi oggi chiude gli occhi e continua a andare avanti.
#Rugiada.