Buongiorno alla bellezza.
A chi la vede un po’ ovunque e a chi non la vede mai.
A chi si sveglia la mattina e si sente brutto.
A chi più si guarda allo specchio più dice che non va bene.
A chi aprendo gli occhi la bellezza la vede davanti a sé.
A chi la vede negli occhi di qualcuno o in quelli di un gatto, di un cane che ti svegliano.
A chi ha “visto la bellezza che ti spacca il cuore”.
A chi si sente bello solo perché glielo dice quella persona speciale.
A chi ha paura che se poi la perde, non sarà più così perché non credo in se stesso.
A chi, poi, non ci si sente più perché quella persona l’ha lasciata sola.
A chi, arrivati a quel punto, deve imparare a vivere da sé.
Buongiorno a chi vede la bellezza nelle piccole cose.
In un fiore di campagna, in un libro impolverato, in un bambino che guarda il treno passare col nonno.
In un corridoio di ospedale, in un canile, in un anziano seduto sulla panchina.
In un diario di scuola, una foto di una vacanza, in un biglietto di un concerto.
In un posto sull’areo, in una valigia pronta da fare, in una da disfare perché vuol dire tornare a casa.
Buongiorno a chi spera di valere qualcosa.
A chi nel suo piccolo fa l’impossibile.
A chi si impegna per fare del bene a chi se lo merita.
A chi finisce per fare del bene agli altri e del male a sé.
A chi la lezione non la impara mai.
A chi ama troppo.
A chi quindi si ferisce spesso.
A “te che non ti piaci mai e sei una meraviglia”.

Aurora e Rugiada.