Buongiorno alla sensibilità.
A chi ne riceve tanta la mattina e a chi nemmeno a pagarla.
A chi si sveglia con immensi abbracci e baci ed è ancora nel letto.
A chi il massimo che riceve è un “sveglia,fai presto che è tardi”
A chi gli basterebbe un buongiorno detto piano ed un sorriso per stare bene tutta la giornata.
A chi quel buongiorno lo riceve ma non da chi vorrebbe. E non è la stessa cosa.
A chi si mette delle cuffie e si coccola un po’ così.
A chi si rigira ancora un po’ nel letto prima di affrontare la giornata.
A chi gli basta un caffè e un cornetto.
A chi si alza di scatto che non vede l’ora di vederlo.
Buongiorno a chi c’ha le braccia che chiedono aiuto, insieme alle gambe, alle mani, agli occhi.
A chi l’aiuto lo trova solo dentro di sé.
A chi non è capito e gli dicono “tanto ce la fai”
A chi si sveglia ogni giorno più forte e la sera si ritrova ogni volta più debole.

Aurora.