Buongiorno all’apparenza.
A chi vive qualcosa e poi scopre che non era come si aspettava.
A chi dice che l’apparenza inganna.
A chi non si ferma davanti a un vestito o a delle mani sporche.
A chi va avanti.
A chi va oltre.
A chi supera i pregiudizi e le stereotipie.
A chi si lascia guidare dall’istinto, che raramente sbaglia.
A chi giudica dopo un secondo.
A chi giudica anche solo dopo una stretta di mano.
Buongiorno a chi appare e poi scompare.
A chi esce per cinque minuti e poi sparisce.
A chi crede che non è il quanto che conta, ma il come.
A chi preferisce la qualità alla quantità.
A chi appare sorridente, ma gli piange il cuore.
A chi piange, ma di felicità.
A chi dall’apparenza scappa, perché non fa per lui.
A chi non giudica, perché sa che tanto è il primo a essere giudicato da altri.
A chi se ne frega.
A chi non si lascia abbattere dal primo ostacolo, anzi. Vorrebbe tanto spiegare che così facendo fanno solo peggio. Lo incentivano a fare e dare di più.
Buongiorno a chi cerca una via di fuga dall’apparenza della verità.
A chi “sotto l’apparenza della strafottenza opera il più capillare sistema di controllo”.

Rugiada.