Buongiorno alle amicizie.
A quelle che sono nate quando eravamo piccoli.
A quelle che si sono mantenute.
A quelle del “ti capisco con uno sguardo”.
A chi ci crede e ci mette tutto se stesso.
A chi ha un amico vicino.
A chi riesce a viverselo giorno per giorno.
A chi vorrebbe ringraziarlo per ogni singola parola.
A chi ha amici lontani.
A chi è uno studente fuori sede e ha dovuto ricominciare tutto da capo.
A chi lavora lontano da casa, dai propri affetti, dalla sua famiglia.
A chi diffida e fatica a farsi degli amici.
A chi conosce tante, troppe persone, ma gli amici, quelli veri, sono pochi.
A chi ha quell’amico che vorrebbe sempre abbracciare.
A chi vorrebbe chiamarlo all’improvviso e uscire.
A chi lo vede una volta l’anno, se tutto va bene.
A chi ha quelle poche amiche che gli mancano tanto. Quelle che hanno bisogno di te, e tu di loro. Quelle che vederle, a volte, ci starebbe proprio bene e una web non risolve nulla.
Buongiorno a chi crede che la lontananza leghi di più.
A chi pensa che rende il legame più forte.
A chi sa che tutto questo è vero, ma un abbraccio di persona, di quelli che ti stringono fino a farti mancare il respiro, via telefono non hanno la stessa entità.
Buongiorno alle amicizie che crescono giorno dopo giorno.
A quelle mai nate.
A quelle perse.
A quelle che hanno ferito.
A quelle che, invece, fanno bene.
A quelle che sanno di cura.
A quelle che sono meglio di una medicina.
A chi, anche se lontano, sa che ci sta sempre qualcuno pronto ad aspettarlo.
Rugiada.